Infezione da virus dell’epatite C: concordanza di risposta virologica sostenuta 4, 12 e 24 settimane dopo il trattamento con regimi contenenti Sofosbuvir
Storicamente, gli studi clinici dei regimi per trattare l'infezione cronica da virus dell'epatite C ( HCV ) hanno utilizzato, come endpoint primario di efficacia, una risposta virologica sostenuta ( SVR ) definita come livelli di HCV RNA al di sotto di una soglia definita di quantificazione 24 settimane dopo la fine del trattamento ( SVR24 ).
Più di recente, le Autorità di regolamentazione hanno iniziato ad accettare SVR a 12 settimane dal trattamento ( SVR12 ) come endpoint di efficacia valida a causa dell’alto tasso di concordanza con SVR24.
Tuttavia, la concordanza tra la SVR12 e SVR24 non è stata valutata in modo sistematico con i nuovi regimi di farmaci antivirali ad azione diretta approvati.
Uno studio ha valutato la concordanza tra risposta virologica sostenuta in vari momenti post-trattamento in studi clinici di fase III con regimi contenenti Sofosbuvir ( Sovaldi ).
È stata condotta un'analisi retrospettiva di 5 studi che hanno coinvolto 863 pazienti con infezione da HCV genotipo 1-6.
Sono state determinate le concordanze tra SVR a 4 settimane post-trattamento ( SVR4 ) e SVR12, e tra SVR12 e SVR24, così come i valori predittivi positivi ( PPV ) e i valori predittivi negativi ( NPV ).
Nel complesso, 779 dei 796 pazienti ( 98.0% ) con SVR4 hanno raggiunto anche SVR12, con i valori predittivi positivi di SVR4 per SVR12 pari al 98% e i valori predittivi negativi pari al 100%.
Dei 779 pazienti con SVR12, 777 ( 99.7% ) hanno anche ottenuto SVR24, con valori PPV di SVR12 per SVR24 superiori al 99% e valori NPV pari al 100%.
Tra i pazienti che hanno presentato una recidiva post-terapia, nel 77.6% è avvenuta entro 4 settimane dal completamento della terapia.
In conclusione, i dati degli studi di fase III hanno dimostrato che con i regimi a base di Sofosbuvir, con o senza Interferone, SVR12 e SVR24 sono strettamente correlate.
Pertanto, SVR12 può essere efficacemente utilizzato per determinare i tassi di guarigione negli studi e nella pratica clinica. ( Xagena2015 )
Yoshida EM et al, Hepatology 2015; 61: 41-45
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